Fame d’aria recensione
Pietro e Jacopo, padre e figlio, legati da un legame che nessuno può spezzare, neppure nella disperazione, neppure quando la speranza è morta e resta solamente lo sconforto di un padre che non accetta di non sapere il perchè sia toccata a lui quella sorte maledetta. Perchè la malattia del figlio è una maledizione: autismo a basso funzionamento, “bassissimo, si piscia e caca addosso” come lui stesso dice a chi chiede, per interrompere subito una conversazione che altrimenti andrebbe per le lunghe, fatta di pietà e considerazioni, da persone che, non vivendola, non possono neppure capire quanto atroce sia l’esistenza di un uomo che convive quotidianamente con le stereotipie del figlio, finendo per ripetere gesti e azioni anche lui, costretto a prendersene cura. Pietro non ha più l’energia e Jacopo, lo scrondo come lo chiama lui, ha bisogno di energie da dedicargli. Ma fino a quando?
Una storia amara, vera, unica, non una fiaba, ma la realtà. Per acquistare Fame d’aria clicca qui.
2 Risposte
[…] notare come un altro libro sulla disabilità, che abbiamo recensito non molto tempo fa (https://www.blogdidattico.it/blog/2023/02/06/fame-daria-recensione/ ), porti nel titolo l’aria. Come d’aria questo, Fame d’aria quello. Il primo gioca […]
[…] notare come un altro libro sulla disabilità, che abbiamo recensito non molto tempo fa (https://www.blogdidattico.it/blog/2023/02/06/fame-daria-recensione/ ), porti nel titolo l’aria. Come d’aria questo, Fame d’aria quello. Il primo gioca sul nome […]