Anna Bolena. Potere e seduzione intervista
Abbiamo posto tre domande a Cristina Penco, autrice del libro dedicato a uno dei personaggi storici più discussi tra i banchi di scuola.
Di cosa parla il tuo libro?
“Anna Bolena. Potere e seduzione” di Diarkos è una biografia dedicata a una delle protagoniste più famose e controverse, ma anche affascinanti della storia inglese e non solo. Anna Bolena visse nei primi tre decenni del Cinquecento. È nota ai più per essere stata la seconda moglie di Enrico VIII Tudor, responsabile unica e univoca, a detta di molti, del divorzio, o meglio, dell’annullamento delle nozze precedenti del re con Caterina d’Aragona e promotrice dello Scisma Anglicano che segnò la rottura della monarchia inglese con la Chiesa di Roma. Dopo mille giorni sul trono, il vento a corte cambiò bruscamente. E la Bolena fu decapitata con accuse di incesto, lesa maestà, adulterio…. Ma fu davvero così? Che cosa ci raccontano oggi le fonti recuperate nei secoli e di recente?
– Perché dovrebbero leggerlo?
Il libro ricostruisce quelle vicende e i personaggi chiave attraverso documenti, lettere, scoperte degli ultimi anni che permettono di inquadrare gli avvenimenti sotto altre luci, in mezzo a tante ombre. Anna è stata liquidata spesso come una donna di facili costumi e dal carattere difficile, ambiziosa, antipatica. Si direbbe anche, però, che rappresentasse un enorme fastidio, una forte minaccia non solo per il re, ma anche per coloro che a corte avevano interessi e privilegi da difendere a tutti i costi.
– Cosa è per te la letteratura?
Per me la letteratura, intesa come duo inseparabile di scrittura e lettura, per quella che è la mia esperienza personale, è un viaggio ordinariamente straordinario che fa oltrepassare i confini. Parafrasando Marcel Proust, è un “bagno di giovinezza” che ci aiuta ad “avere nuovi occhi” e ci allena a spostare lo sguardo. La letteratura è la bellezza e la sorpresa dell’inaspettato, è il coraggio della messa in discussione, è il sapore di una libertà ritrovata, è una risata improvvisa, o un pianto improvviso, nel silenzio interiore, qualcosa di intimo che porta a una intensa condivisione con gli altri.