Chi era Pericle?
Pericle prese il potere nel 461 a. C. e lo mantenne fino alla sua morte, nel 429 a. C. Egli portò a compimento il lento processo messo in atto dai suoi predecessori: Solone, Pisistrato e Clistene, verso uno Stato di governo democratico e i pieni diritti concessi agli strati più bassi del demos, in particolare i teti, la componente più umile della scala sociale. I teti erano importanti perché costituivano il “motore” delle barche triremi, utili nel commercio e nelle guerre. Per tale motivo Pericle, aristocratico di nascita, volle favorire questa classe sociale integrandola a pieno titolo con le altre.
Pericle riformò l’areopago, il consiglio di aristocratici che doveva vigilare sull’assemblea popolare e la Bulè , rilegandolo a occuparsi solo dei delitti commessi nella città . Tuttavia, grazie alla retorica, gli aristocratici continuavano ad avere un certo peso; arconti e strateghi erano sempre aristocratici grazie alla loro capacità di persuadere l’assemblea popolare. Pericle incentivò il popolo alla partecipazione politica attraverso le indennità . I soggetti che partecipavano all’assemblea popolare percepivano un compenso, tale indennità veniva però riconosciuta a chi aveva entrambi i genitori ateniesi. Circa 5 mila persone venivano così eliminate dalla percezione delle indennità . Gli aristocratici erano contrari a questa scelta, perché ritenevano il popolo troppo ignorante e facilmente raggirabile dagli oratori spregiudicati.
Nel 444 a. C. fondò l’unica colonia greca di matrice ateniese in Puglia: Turi.
A Pericle si deve la ricostruzione dell’acropoli, distrutta durante le guerre persiane. Il compito di costruire il Partenone fù dato a Fidia. L’edificio venne dedicato alla Dea Atena.
Una risposta
[…] la potenza di Atene che aveva allargato i suoi confini e le sue zone di influenze. Il democratico Pericle era convinto di essere superiore all’organizzazione oligarchica […]