Recensione di: “Pazza d’amore”
Trama: Ambientato in un paesino Siciliano, la storia parte con la dipartita di un’anziana donna di nome Angelina: schetta ranni (zitella). A seguito della sua scomparsa, e di avvenimenti rocamboleschi, il protagonista, un giovane vicino di casa, si ritrova tra le mani alcune lettere. Cosa raccontano queste lettere?
Forma: Dal punto di vista della struttura la storia è costruita con l’utilizzo di diverse tecniche: abbiamo la parte di testo formata dalle lettere che si attiene alla narrazione della corrispondenza; abbiamo la parte dei flashback e quella narrata tramite il flusso di coscienza del protagonista. Le scelta delle tecniche è azzeccata e tra le pagine convivono tra loro senza stonature.
Contenuto: L’autore ha saputo romanzare la parte riguardante le lettere (sì, considerando che il racconto è ispirato ad una storia vera), così come ha saputo raccontare i personaggi e la terra da cui proviene, delineandone contorni e sottili sfumature.
Lodevole la capacità che ha avuto di esporre un tema tanto contemporaneo (e tanto scontato nella contemporaneità quanto antico) senza accentuare il suo punto di vista, rimanendo neutrale riesce benissimo a lanciare interrogativi da porsi.
Dal punto di vista della lettura, è molto scorrevole soprattutto per la mancanza di ridondanze.
Il libro è scritto dal professore Carmelo Gaudioso ed edito dalla casa editrice francofontese stampeacontatto.
Le lettere proposte dall’editore risalgono agli ’40 del XX secolo, ma le difficoltà nell’accettare un amore diverso dal tradizionale permangono tutt’oggi. Mimì e Angela vivono un amore che come ogni Amore assomiglia soltanto a sé stesso.
Nonostante i turbamenti di una delle due protagoniste, combattuta tra “come era e come doveva essere”, la passione non è finita mai, neanche quando il rimorso e il disagio di vivere una storia segreta e “maledetta” rendeva insonni le sue notti e inquiete le sue giornate.
Nessuna formazione reattiva in queste due ragazze protagoniste, più emancipate di molti giovani di oggi, pronte a sfidare il mare, abbandonare le famiglie e lasciare per sempre il profumo delle arance pur di stare insieme. Tutti pensieri che affollano la mente di Angelina mentre, spaventata ma decisa, percorre la calata del Corso del suo paese: Francofonte.
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Recensione di: Pazza D’amore – Blogdidattico