Russia 1917 : la rivoluzione d’ottobre

stalin

In Russia, dopo la fine della monarchia, il governo era diviso tra un governo provvisorio che voleva proseguire la guerra e i soviet (consigli), organizzazione autonome di soldati, operai, contadini, prevalentemente socialisti e democratici, divisi in due fazioni:

  • menscevichi, la minoranza, i quali pensavano che i tempi non fossero maturi per una rivoluzione della societĂ  e optavano per procedere tramite riforme.
  • bolscevichi, la maggioranza, i quali volevano una rivoluzione che portasse i proletari al potere. Alla guida del movimento ci fu Lenin, capo della rivoluzione d’ottobre del 1917. Le terre furono date ai contadini russi e venne firmata una pace con la Germania, perdendo Finlandia, Polonia, Ucraina, Estonia, Lettonia e Lituania che divennero indipendenti.
  • Attenzione = i menscevichi partecipano al governo provvisorio, i bolscevichi NO, perchĂ© volevano la rivoluzione. Il governo provvisorio voleva proseguire la guerra a fianco degli Alleati, i bolscevichi NO. La Germania appoggia Lenin e firma in seguito la pace perchĂ© così lui avrebbe portato la Russia fuori dalla guerra.

Origine del comunismo

Carl Marx teorizzò che la rivoluzione comunista sarebbe avvenuta in un paese fortemente industrializzato (ma si sbagliò). Secondo Marx c’erano tre fasi nell’evoluzione della storia del mondo:

  • Feudalesimo
  • Capitalismo (che riduceva la ricchezza nelle mani di sempre meno persone)
  • Comunismo (abolizione della proprietĂ  privata)

Avvenne in Russia che, invece, era arretrata e non industrializzata, nello specifico si sviluppò nelle due città più evolute: Mosca e San Pietroburgo. In quest’ultima città avvennero tanti scontri perché durante la guerra tra Russia e Giappone (per il controllo della Manciuria e della Corea), nel 1905, la popolazione moriva di fame e si ribellava a causa del rincaro dei generi di prima necessità (inflazione). Lo zar Nicola II sedava queste rivolte con la forza. Sarà in questo clima che nascerà il primo soviet. Nel 1917, durante la rivoluzione d’ottobre, lo zar inviò nuovamente l’esercito a reprimere la rivolta, ma questa volta i soldati non obbedirono e lo zar fu costretto a scappare. Al suo posto fu istituito un governo provvisorio, presieduto da un principe di casa reale, Georgij Lvov, e tutte le forze antizariste.

Conseguenze della rivoluzione d’ottobre

I bolscevichi presero il nome di partito comunista e adottarono un regime dittatoriale, perseguitando gli altri partiti. La guerra civile non tardò ad arrivare e l’armata rossa, guidata da Leone Trockij fronteggiò le guardie bianche, sostenitori del vecchio regime. Per sfamare i soldati dell’armata rossa Lenin si vide costretto a confiscare prodotti agricoli e bestiame dalle campagne, ma una volta finita la guerra civile questa forma di comunismo di guerra fu sostituito con l’introduzione della NEP (nuova politica economica) interrompendo le confische e formando così un nuovo ceto di contadini benestanti, i kulaki. Nel 1922 fu proclamata la nascita di un nuovo Stato, l’URSS o Unione Sovietica o Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, uno stato federale con capitale Mosca.

Ma se Lenin è un rivoluzionario perché non vuole che la Russia prosegua la guerra?

Non era un pacifista! Desiderava una guerra NON tra nazioni, ma tra classi! Era dunque un socialista internazionalista rivoluzionarioĂ portare avanti la lotta tra classi (tutti poveri contro tutti ricchi) con la rivoluzione (in maniera violenta con le armi) Ă  voleva la nazionalizzazione delle terre e delle bancheĂ NON voleva appoggiare il governo provvisorio.

Dopo Lenin, morto nel 1924, il poter passò nelle mani di Stalin, eletto segretario del partito comunista. Egli fece espellere dalla Russia e dopo uccidere Trockij (anche lui candidato alla segreteria del partito), perché troppo vicino alle idee di Lenin e lontano dalle sue: portava avanti le idee di una rivoluzione permanente, in quanto la Russia doveva aiutare tutti gli operai, anche quelli delle altre nazioni, per diffondere il comunismo. Poi voleva dare più potere ai soviet, mentre Stalin voleva dare maggior potere al partito.

Ricorda = Stalin confiscò le terre e i beni della Chiesa, chiuse le chiese, approvò l’aborto, consentì i matrimoni civili, uccise i capi dei soviet, i membri del partito che provavano ad oscurare la sua leadership, abolì la NEP perché non era una forma di comunismo integrale, fece fucilare i kulaki ribelli, al suo posto istituì i piani quinquennali, facendo lavorare gli operai in maniera disumana, ininterrottamente. Solo così la Russia riuscì ad aumentare notevolmente la produzione industriale.

STALIN = NO DISSENSO

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