Dante e i falsari: stiamo attenti alle fake news
Dante e le fake news
Nella nona e nella decima bolgia dell’ottavo cerchio ho incontrato i falsari. Ho parlato con loro nel XXIX nel XXX canto dell’inferno, i loro lamenti saettavano la mia pietà come frecce dalle punte di ferro, tanto che ho dovuto coprire le orecchie con le mani. La puzza e i loro lamenti erano fortissimi: cosi come loro in vita alterarono la materia o la verità, così adesso sono alterati dalla malattia. Tra di loro ho incontrato Sinone, cugino di Ulisse, che mentì sulla vera natura del cavallo di Troia, facendo credere ai troiani che il cavallo era offerto in segno di riconciliazione.
Ebbene, vi state chiedendo perché vi parlo dei falsari? Perché essi sono in tanti sparsi nel mondo, oggi continuano a falsificare le banconote, le monete, gli abiti, la musica e la verità. Pensate a come è entrato prepotentemente nel nostro lessico il termine fake news, locuzione di origine inglese traducibile in italiano con notizie false . Indica articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione, principalmente i social network.