Sviluppo della stampa
Nonostante la stampa fosse nata a metà Quattrocento (con Gutenberg e l’invenzione della stampa a piombo) è solo nel Seicento che compaiono i
primi antesignani del quotidiano. A Venezia si stampavano dei fogli informativi acquistabili al costo di una gazzetta (da qui il nome “gazzetta” per indicare i giornali).
Diversi cambiamenti sociali hanno reso possibile lo sviluppo della stampa: la diversa stratificazione sociale, lo sviluppo della tecnologia di massa, l’istituzione dei primi sistemi scolastici pubblici, lo sviluppo del mercantilismo ecc.
Una vera e propria rivoluzione nel campo dell’informazione si ebbe con la diffusione dei giornali per tutti. Uno stampatore di New York, Benjamin Day, nel 1833 pubblica per la prima volta il New York Sun. Per la prima volta il giornale veniva venduto per copie singole da strilloni e non su abbonamento, presentava notizie di cronaca spicciola e sensazionalistiche su eventi shock e il costo era molto basso: solo un penny. Da qui il nome di “penny press”. Il Sun ottenne subito un enorme successo tra le classi operaie appena uscite dall’analfabetismo e definì lo standard per la stampa quotidiana successiva. Nel giro di due mesi arrivò a vendere 2.000 copie al giorno! L’informazione, finalmente, non è più concepita per gli interessi di pochi. L’avvento del penny press, inoltre, determinò la professionalizzazione della figura del giornalista, assunto per andare a caccia di notizie. Il più importante concorrente del Sun fu l’Herald che venne creato da Janes Bennett nel 1835 a New York. Il quotidiano fu un grande successo editoriale perché si rivolgeva ad un pubblico molto vasto ed eterogeneo grazie ad una doppia strategia editoriale: da una parte, infatti, pubblicava articoli scandalistici su processi per omicidio, stupri, resoconti shock per un pubblico meno raffinato; dall’altra, invece, pubblicava articoli di buona qualità su temi politici, finanziari e sulla vita dell’alta società per un pubblico composto da lettori più esigenti.
La penny press portò anche all’avvento della pubblicità sui giornali dal momento che il prezzo di vendita copriva appena il costo della carta mentre le entrate pubblicitarie erano la vera fonte di rendita. In questo modo la penny press diventa un canale importante, capillare ed efficace per raggiungere un vasto pubblico e promuovere prodotti, beni e servizi per il largo consumo.
L’ 800 fu anche caratterizzato da numerose invenzioni tecnologiche legate alla comunicazione che hanno favorito il diffondersi dei giornali di massa. Fra queste, di rilevante importanza: l’apparecchio telegrafico elettrico, utilizzato per la prima volta da Samuel Morse; il telefono, inventato da Meucci; il telegrafo senza fili, messo a punto da Guglielmo Marconi, da cui prenderanno avvio le sperimentazioni per la radiofonia. Un’altra rivoluzione per il giornalismo fu l’avvento della macchina da scrivere. I progressi scientifici e dei trasporti consentirono di far circolare molto più rapidamente le informazione tramite navi e ferrovie e importanti cambiamenti organizzativi resero più efficiente il lavoro redazionale: ad esempio si delineò il ruolo del reporter corrispondente dall’estero o dai fronti di guerra e cominciarono a nascere le prime agenzie stampa specializzate nella raccolta di informazioni, che utilizzavano il telegrafo per trasmettere le notizie ai vari giornali.
Verso il 1890 esplode quello che venne definito “giornalismo giallo”, strillato, volgare e sensazionalistico che sollevò molte critiche e andò ad urtare la sensibilità dei rappresentanti delle istituzioni depositarie delle norme e delle regole. Questo spinse molti editori ad intervenire sui propri giornali. Le associazioni professionali dei giornalisti e degli editori cominciarono a fissare canoni e linee guida per i loro membri.
Un cenno, infine, alla nascita, nel 1895, della comic strip grazie a Yellow Kid pubblicato sul New York World, e a Little Bears and Tykes apparso
sul San Francisco Examiner. Si tratta di brevi racconti a episodi sotto forma di vignetta pubblicati sui quotidiani che rappresentano un momento di
evasione e di relax per i lettori ma si rivolgono anche ad un pubblico con difficoltà nella lettura, come i bambini e i semianalfabeti. Negli anni
seguenti nascerà l’industria autonoma del fumetto.
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[…] periodo dell’Umanesimo Gutenberg, un orefice, inventa la stampa (1450-55) e così è possibile produrre copie identiche di uno stesso […]