La nascita della televisione
Nel 1931, dopo cinquant’anni di studi e tentativi, arriva l’invenzione che permette alla televisione di diventare realtà: il tubo catodico.
La tecnologia per la televisione viene messa a punto fra gli anni ’20 e gli anni ’30. Nel 1939 negli Stati Uniti vengono effettuate le prime trasmissioni
sperimentali ma solo nel 1941 negli Stati Uniti cominciano ad essere commercializzati i televisori per uso domestico e alcune piccole stazioni
televisive cominciano a trasmettere regolarmente per due o tre ore al giorno. La televisione alla sua nascita ha alle spalle il modello radiofonico sulla
quale si plasma. La televisione della metà degli anni Quaranta e negli anni ’50 diventa uno status symbol e vede un rapido sviluppo: la televisione si
impone nelle famiglie in meno di un decennio. Il punto di saturazione si raggiunge nel 1980.
Fino al 1956 i programmi televisivi sono unicamente in diretta.
Con la messa sul mercato dei primi registratori videomagnetici la programmazione si diversifica con telefilm, sceneggiati ecc. Tra il ’70 e il
’75 vengono introdotte una serie di innovazioni che influiscono sul linguaggio televisivo e portano sempre più ad una fruizione personalizzata: il
colore, la televisione via cavo, il videoregistratore, la ricezione satellitare. Sempre negli anni ’70 in Italia due sentenze della Corte costituzionale
aprono la strada allo sviluppo dell’emittenza privata finanziata unicamente dalla pubblicità. Con le tv private si modifica anche il linguaggio
televisivo che assume ritmi sempre più rapidi ed è sempre dipendente dai gusti del pubblico.