La Grecia antica
La penisola greca è stata meta di periodiche migrazioni di popoli. La conformazione del territorio è principalmente montuosa, un aspetto che contribuì in modo determinante ad ostacolare l’unificazione dei villaggi e a favorire la nascita di piccole città-stato indipendenti.
Nel 2000 a.C. la popolazione guerriera degli Ioni si stanziò in Grecia, seguì nel 1600 quella degli Eoli e degli Achei. Le nuove migrazioni spinsero gli Ioni nell’Attica, gli Eoli nei territori della Boezia e della Tessaglia, e gli Achei nel Peloponneso. Sono quest’ultimi, conosciuti anche come micenei (dal nome della città di Micene) a intraprendere i primi contatti commerciali con la civiltà cretese. Grazie a questo contatto gli Achei impararono a svolgere attività pubbliche intorno al palazzo del re, a gestire gli spazi cittadini, a produrre vino e olio, a lavorare i metalli e i tessuti.
Una delle imprese più conosciute degli Achei fu la guerra di Troia (i troiani vivevano nella attigua Turchia), che vinsero grazie all’espediente del cavallo: dono lasciato alle porte della città all’interno del quale si erano rifugiati per attaccare i nemici al momento propizio. La storia è narrata da Omero nell’Iliade e nell’Odissea.
Dal 1500 a. C. ha luogo pian piano il declino della civiltà micenea. Nel 1200 a. C. l’ascesa di un popolo guerriero, i Dori, destabilizzò l’ordine politico della penisola greca. Con il declino della civiltà micenea, avvenuto definitivamente nel 900 a.C., assistiamo a un periodo di forte impoverimento della popolazione e la scrittura scompare. Assistiamo a quello che viene chiamato dagli storici “medioevo ellenico” (dal XII al IX secolo a. C.). Dall’VIII secolo a. C. tornerà pian piano la scrittura e l’aumento del benessere della popolazione.
I Dori, bellicosi, distrussero la civiltà micenea, con potenti armi di ferro e carri da combattimento, invadendo la Grecia da nord. Il loro stile militare lo ritroveremo in seguito nella città di Sparta. Con loro il territorio si divise in tanti piccoli regni governati da sovrani interessati alla pastorizia. I sovrani consultavano in assemblea i capi delle famiglie più importanti per prendere decisioni relative alle guerre.