Il Cristianesimo
Nel I secolo, nei territori dell’Impero, cominciò a diffondersi il Cristianesimo, una religione monoteista, predicata da Gesù di Nazareth, detto il Cristo, cioè l’Unto da Dio o, in ebraico, il Messia. La Palestina è la terra in cui nacque Gesù e fino al 63 a.C. era sotto l’influenza dei romani che aveva permesso a Erode il Grande di crearvi un regno sotto il loro controllo. Da 30 a.C. la Palestina era divisa tra la provincia romana della Giudea e alcuni piccoli regni indipendenti soggetti, di fatto, all’autorità di Roma. La Giudea romana comprendeva le regioni di Giudea e Samaria rette da Ponzio Pilato. La Galilea e la Perea erano, invece, assegnate a Erode.
I romani non si interessavano alla vita religiosa degli ebrei, almeno finché non creava problemi di ordine pubblico. Ai romani interessava solamente la riscossione delle tasse, affidata in appalto a ebrei pubblicani (malfattori). La Palestina si ribellò diverse volte contro il dominio romano, tra i più accaniti ribelli abbiamo gli zeloti.
Nel 325 si tenne il Concilio di Nicea presieduto dall’imperatore Costantino che intendeva raggiungere l’unità dogmatica e la pace religiosa, minata da varie dispute, in particolare dall’arianesimo (la natura divina del Figlio è sostanzialmente inferiore a quella di Dio).
Curiosità: nei secoli in cui il cristianesimo andava diffondendosi in Occidente, in Oriente si affermava il confucianesimo, dottrina introdotta da Confucio intorno al V secolo e che divenne quella ufficiale dell’impero cinese (dinastia Han). Tutti i territori sottoposti all’impero cinese acquisirono la dottrina (vietnamiti, coreani, giapponesi).