La Seconda guerra mondiale
Il primo settembre del 1939 la Germania invade la Polonia utilizzando la tattica di sfondamento basata sui mezzi corazzati, aiutata dall’URSS guidata da Stalin. Francia e Inghilterra reagirono dichiarando guerra alla Germania, mentre Mussolini, in Italia, sapendo che l’esercito e l’industria italiana erano impreparati, dichiarò la neutralità della nazione.
Perché Hitler invase la Polonia?
Il motivo era il desiderio di espansione verso Est, ma come pretesto fu detto che i polacchi maltrattavano la popolazione di etnia tedesca e che avessero l’intenzione, non veritiera, di voler coalizzarsi con Francia e Inghilterra per smembrare il territorio tedesco.
L’invasione della Polonia diede inizio alla seconda guerra mondiale. La Germania attaccò anche il Belgio, il Lussemburgo e l’Olanda, paesi neutrali, puntando alla conquista di Parigi. Il 10 giugno del 1940 Mussolini, convinto che la guerra fosse veloce e già vinta dai tedeschi, entrò in campo contro la Francia. La Francia, sconfitta, fu divisa in due parti: la parte settentrionale passò alla Germania, mentre la parta meridionale restò al governo collaborazionista francese, cioè a chi spontaneamente aveva collaborato col nemico invasore.
Ricorda = le regioni agricole della Polonia furono occupate da contadini tedeschi per non far mancare rifornimenti a Berlino. Per sostituire gli operai tedeschi mandati al fronte, milioni di persone furono deportate e costrette ai lavori forzati in Germania.
Sconfitta la Francia andava punita l’Inghilterra, ma la Germania dimostrò di non essere il capo indiscusso dei cieli, poiché gli inglesi, con a capo del governo Winston Churchill, sperimentarono con successo un nuovo dispositivo, il radar, che permetteva di osservare in anticipo su uno schermo le rotte dei bombardieri. Per mezzo dei radar, gli aviatori inglesi potevano intercettare gli aerei nemici e abbatterli.
Nel settembre del 1940 le forze dell’Asse (Italia e Germania) istaurarono il patto tripartito con il Giappone, suddividendosi il controllo del mondo: l’Europa andava alla Germania, il Mediterraneo all’Italia, l’Asia al Giappone. Il primo passo fu compito dall’Italia che, per assicurarsi il dominio del mar Mediterraneo, invase la Grecia, ma l’esercito italiano fu bloccato dalla resistenza greca e le navi ferme sul porto di Taranto furono affondate da un attacco inglese. La Germania reagì attaccando la Iugoslavia. In Grecia e Iugoslavia venne avviato un movimento di resistenza partigiana: gli iugoslavi sotto il comando del maresciallo Tito sconfissero gli invasori.
In Africa settentrionale tutte le colonie caddero in mano inglese, pure la Libia, colonia italiana.
In Germania, Hitler per assicurarsi sufficienti rifornimenti aveva bisogno del grano e del petrolio russo, fu così che attaccò la Russia, ma Lenin fece smantellare tutte le industrie e le fece ricostruire più a est e nella battaglia di Mosca i tedeschi furono costretti alla ritirata, dovendo percorrere in pieno inverno le immense pianure di Russia e Ucraina.
La politica nazista dei tedeschi prevedeva oppressione e sfruttamento per assicurare rifornimenti e beni di prima necessità; nell’Europa occupata, la barbarie nazista raggiunse il culmine con la Shoah, il genocidio del popolo ebraico. La Gestapo (polizia segreta di stato) e le SS (esercito di protezione, dalle nere uniformi, simili a quelle dei fascisti) rastrellarono uomini, donne, bambini ebrei per deportarli nei campi di lavoro e sterminio costruiti in Germania, Austria e Polonia (i tristemente famosi lager) . Dopo viaggi lunghi su carri da bestiame, gli adulti validi erano costretti ai lavori forzati per le industrie tedesche; vecchi, donne e bambini venivano inviati nelle camere a gas. Di intere famiglie si perse ogni traccia.
Il Giappone voleva assicurarsi l’egemonia dell’Oriente (aveva già occupato le Filippine, la Malesia e l’Indonesia, ambendo all’Australia e all’India) e così, senza preavviso alcuno, il 7 dicembre del 1941 rese la guerra mondiale: attaccò la base americana di Pearl Harbor nelle isole Hawaii e distrusse la flotta militare che vi era ancorata. Subito gli USA entrarono in guerra contro il Giappone e le potenze dell’Asse (Germania e Italia) , sue alleate.
Gli Alleati decisero di colpire mirando all’anello più debole degli avversari, così nel 1943 truppe inglese e americane sbarcarono in Sicilia, fra Gela e Siracusa, poi passarono in Calabria e iniziarono a risalire la penisola. Vittorio Emanuele III, gli alti comandi militari e molti gerarchi fascisti si resero conto che Mussolini era il principale ostacolo a ogni trattativa di pace con gli Alleati. Così il 25 luglio 1943, il Gran Consiglio del fascismo votò la sfiducia verso Mussolini, invitando la monarchia ad assumere tutti i poteri. Vittorio Emanuele III affidò il governo al generale Pietro Badoglio e fece arrestare Mussolini. Badoglio trattò segretamente l’armistizio con gli Alleati, per evitare di farlo sapere ai tedeschi, ormai diffidenti degli italiani. Quando l’armistizio fu reso noto l’8 settembre i Savoia e i ministri scapparono da Roma verso sud, precisamente a Brindisi, senza lasciare disposizioni per difendere la capitale dalle rappresaglie tedesche. I disordini e le vendette non mancarono. Un commando militare tedesco liberò Mussolini dalla prigione e lo portò in Germania, dove proclamò la nascita di un nuovo Stato fascista: la Repubblica sociale italiana, detta anche Repubblica di Salò (dal nome del paese sul lago di Garda dove ebbe sede il suo governo). L’Italia si trovava divisa in tre: al sud gli Alleati, al centro il nuovo governo di Mussolini, al nord la resistenza partigiana.
La liberazione dell’Italia avvenne il 25 aprile del 1945, quando i partigiani liberarono Milano, Torino e Genova; due giorni dopo Mussolini venne catturato mentre tentava di fuggire dal confine con la Svizzera e fucilato; quattro giorni dopo, invece, i tedeschi trattarono la resa.
Hitler morirà suicida quando ormai i russi, entrati a Berlino, braccavano la città. Il Giappone fu punito dagli americani, i quali decisero di usare un’arma nucleare molto potente: la bomba atomica. Il 6 agosto del 1945 il presidente americano Truman decise di sganciare la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, provocando la morte immediata di 90 mila persone, cui seguirono altre migliaia di morti a causa delle radiazioni. Tre giorni dopo un’altra bomba fu sganciata sulla città di Nagasaki, dove morirono oltre 50 mila persone. Il 2 settembre il Giappone firmò la resa. Nel 1946 si tenne a Parigi la conferenza per la pace che decise la nuova sistemazione politica dell’Europa. L’Europa Orientale rimase sotto il controllo dell’URSS, mentre l’Europa Occidentale sotto l’influenza degli Alleati. La Germania venne divisa in quattro zone di occupazione:inglese, americana, francese e russa. La città di Berlino venne divisa in due parti: una sotto il controllo russo a regime comunista, mentre l’altra sotto il controllo americano. Oltre a perdere i territori che aveva conquistato fu costretta a cedere la Prussia orientale alla Polonia. L’Italia, grazie al movimento di resistenza che aveva contribuito alla liberazione, non fu trattata come un paese sconfitto, ma dovette rinunciare alle colonie e all’Istria. Una parte della Venezia-Giulia passò alla Iugoslavia e Trieste dichiarato territorio libero fino al 1954 quando ritornò all’Italia.
L’Austria restò occupata fino al 1955, tornando a essere repubblica indipendente e obbligata alla neutralità.
L’Europa nel dopoguerra perse il suo ruolo di guida della politica mondiale a favore di USA e URSS. Gli USA erano uno stato liberal-democratico con un sistema economico capitalista; l’URSS era uno stato totalitario con un sistema economico socialista. Il sistema capitalista prevede che capitali e mezzi di produzione appartengono a privati imprenditori che operano secondo le leggi del libero mercato e della libera concorrenza. Il sistema socialista, usato nei paesi comunisti, prevede(va) che capitali e mezzi di produzione appartenessero allo Stato, cui spetta quali e quanti beni produrre e di fissarne i prezzi: la proprietà privata non esiste.
Dopo la collaborazione durante la guerra le due potenze entrarono in contrasto. Gli USA elaborarono un piano di aiuti economici per la ricostruzione europea, denominato piano Marshall. L’URSS impose il suo regime politico su tutti i paesi dell’est, creando intorno a sé una serie di paesi satelliti, la “cortina di ferro” come la definì C Churchill. Ai due blocchi occidentale e orientale del continente corrisposero due alleanze militari, la NATO (1949)e il Patto di Varsavia.
Ricorda = Nel 1945 le potenze vincitrici istituirono nella città di Norimberga un tribunale militare internazionale col compito di giudicare e punire i crimini commessi dai nazisti. Col processo di Norimberga vennero giudicati come delitti degli atti che in passato venivano giustificati, perché avvenuti in guerra o compiuti in obbedienza a ordini superiori. Da allora in poi ciascun uomo, dal semplice soldato al generale, dalla persona comune al capo di stato e di governo sarebbe stata responsabile personalmente, se avesse commesso crimini di questo genere.