Didattica Speciale
Tema sulla didattica speciale TFA sostegno
In ogni ambiente di apprendimento sono ormai presenti alunni con bisogni educativi speciali. Un primo passo da fare al fine di includere al meglio questi alunni è quello di creare un clima inclusivo e positivo in classe. Strategie utili per applicare una didattica speciale sono:
- far rimanere l’alunno disabile in classe per il maggior tempo possibile;
- fargli svolgere, il più possibile, le stesse cose che fanno i suoi compagni;
- metterlo nelle stesse condizioni formative degli altri studenti;
- favorire l’interazione con i suoi compagni.
In presenza di particolari difficoltà, è possibile intraprendere per l’alunno disabile o interventi di didattica individualizzata, in cui il docente diversifica le strategie didattiche al fine di consentirgli di raggiungere gli obiettivi comuni previsti nel curriculo, o di didattica personalizzata, al fine di far sviluppare le potenzialità intellettive insite in lui. Gli obiettivi non sono più comuni, ma differenti. Al fine di evitare situazioni di emarginazione, è sempre preferibile che l’alunno disabile segua gli obiettivi comuni della classe e che partecipi al lavoro di gruppo. Se i materiali didattici della classe non sono adatti all’alunno disabile le alternative sono diverse: o si fa ricorso a testi specializzati, schede, giochi, programmi di videoscrittura e tecnologie ipertestuali o semplificando e organizzando i materiali della classe (cartelloni, riassunti dai libri di testo).
Tra le altre metodologie efficaci rientrano il cooperative learning, fondato su un lavoro di gruppo tra studenti che cooperano al fine di raggiungere un obiettivo comune e mai individuale, e il peer tutoring, nel quale vi sarà chi svolgerà la funzione di tutor/insegnante, e chi quella di tutee/alunno. Ulteriore strumento di supporto per gli alunni disabili sono gli strumenti compensativi e le misure dispensative.