Il libro della Giungla
Il libro della Giungla di R. Kipling è suddiviso in cinque storie.
La prima narra le vicende che accadono in Seeone. La seconda racconta la vicenda di Sea Catch – la Foca Bianca. La terza parla della mangusta Rikki-Tiki-Tavi, la quarta di Toomai degli elefanti e la quinta è intitolata “Al servizio di sua maestà”.
Mowgli
A differenza dei film che hanno reso celebre “Il libro della Giungla” nel romanzo il protagonista non è semplicemente e solo “Mowgli”. Tantomeno non si parla solo della sua storia di sopravvivenza.
Vera e propria protagonista de Il libro della Giungla è la Legge della giungla.
Legge a cui deve sottostare il singolo (che si tratti di una formica) o il gruppo (così come il branco del popolo libero dei lupi).
Il libro della Giungla fornisce numerosi spunti di riflessione utili nella vita quotidiana; dal confronto tra la Legge della Giungla e quella dell’uomo; rappresentata nella storia di Mowgli dagli abitanti del villaggio, in La foca bianca è rappresentata dai cacciatori e via discorrendo.
Ma le storie raccontate, si potrebbe dire e quindi diciamo, sono costantemente formate e costruite da e su parecchie figure retoriche. Così a prima vista da rendere il libro una semplice raccolta di storielle, alcune più o meno brutali ma comunque, accessibili pure ai bambini.
Nelle vicende narrate, gli animali, nonostante siano sottomessi, oltre alle leggi della giungla, a quelle che regolano l’ecosistema, trovano il loro punto di forza e vantaggio nella mancanza di coscienza così, a differenza degli uomini, da non ingannarsi con le superstizioni.
Poi, sempre nelle vicende di Mowgli, un’altra parte avvincente che crea così suspense da tenere il lettore con gli occhi sul libro è quella che racconta la caccia del pitone Ka e delle bandar-log cioè il popolo delle scimmie che aspirano all’intelletto umano ma adorano vivere senza alcuna legge.