CLASSIFICARE LE BEVANDE MISCELATE ALL’ALBERGHIERO

  • Il termine cocktail significa letteralmente “ coda di gallo”.
  • I cocktail possono essere  bevande miscelate a base alcolica o superalcolica composte da un minimo di tre a un mass1mo di sette ingredienti. Oggi sono  richiesti anche i cocktail a base analcolica.

Quando realizziamo  un cocktail  le attrezzature possono variare a seconda della classificazione dei cocktail :

  1.Il volume o grammatura di mescita

 2. L’occasione di servizio

3. La temperatura di servizio

4. La composizione

BARMAN E BARTENDER

A differenza del barman (o barlady), il bartender lavora con un approccio più moderno. È una figura professionale che utilizza tecniche che velocizzano molto la preparazione dei cocktail, risulta quindi adatta a gestire le situazioni e gli ambienti con maggiore affluenza, come discoteche e pub.

Il barman spesso partecipa a gare professionali nelle quali è richiesta l’elaborazione di un cocktail sulla base di precise regole e tecniche .Il barman che vince la gara regionale partecipa alla gara nazionale , per poi accedere al concorso mondiale, nel corso del quale le nuove creazioni vengono pubblicizzate e proposte nei locali.

Del pubblico dei giovani vengono applicate nuove tecnologie come, SMS, social, dal sito del locale , ecc..

Nel bar list , le bevande miscelate non codificate possono avere nomi di fantasia.

Quando si vuole creare un nuovo cocktail occorre prima di tutto chiarire:

  • A quale target di clientela ci si rivolge
  • In quale categoria di cocktail deve rientrare la preparazione
  • In quale stagione (mesi caldi, mesi freddi)
  • E quale gradazione alcolica si vuole ottenere.

Caterina Giuliano

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